Una delle tribù vicine, quella dei Togoi, che appartiene probabilmente alla stessa razza dei Kregi, è selvaggia, brutta ed abbietta, mentre altre tribù, come gl’Inderi e gli Scir, hanno fattezze che Felkin dice essere quasi europee, e si distinguono per grandi qualità morali. Il villaggio di Gondu, ad una quarantina di chilometri a settentrione di Hiffi, è una cittadella degli Scir, posta sulla vetta di una collina, che domina la pianura per un centinaio di metri; un aspro sentiero serpeggia sul fianco della collina; ed i conquistatori arabi hanno tentato indarno di sormontarlo per impadronirsi del villaggio. Gli Scir, armati soltanto di frecce e di pietre, hanno sempre respinto gli assalitori; rimasti indipendenti e serbando la loro alterigia, nulla hanno perduto altresì della nativa bontà; quando compare uno straniero, lasciano il lavoro per corrergli incontro, salutarlo, presentargli rinfreschi e viveri. Gli Scir, anzichè avere il tipo negro, hanno labbra sottili, naso ben formato; si spalmano il corpo d’olio e di ocro rosso, il che li fa somigliare ai loro omonimi, gli Scir delle rive del Nilo; come i Madi e tante altre tribù dell’alta regione niliaca, passano una gran parte della loro vita ad acconciarsi la chioma(235); la forma che preferiscono è quella d’un’aureola composta di lunghe ciocche distinte. A settentrione degli Scir, i Mandara o Mandala formano, dal lato degli Arabi Baggara, l’avanguardia delle popolazioni negre; secondo Gessi sarebbero immigranti venuti dal Baghirmi, presso il lago Tzad.
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