Scorgano nell’interno dell’isola fonti d’acqua termale, la cui temperatura supera i 60 gradi centigradi, il che non impedirebbe ad alcuni pesci di propagarvisi(274).
N. 41 — ALTIPIANI, VALLI E REGIONI INTERMEDIE DELL’ABISSINIA. [vedi 041.png]
L’Etiopia, le cui sommità s’adergono nella zona delle nevi perpetue, mentre la base delle sue rocce nuota nella zona torrida e si bagna coi suoi promontorii nelle acque del Mar Rosso, ha naturalmente, secondo l’altezza locale e l’esposizione, tutta la serie dei climi: sui pendii degli altipiani e delle montagne le stagioni si differenziano, incrociando all’infinito la rete delle loro linee isotermiche, così regolarmente curvate sulle carte che rappresentano il continente senza rilievo, ridotto al livello uniforme delle spiagge marittime. Quante volte i viaggiatori, camminando sotto il rigido vento degli altipiani, hanno dovuto lottare contro la morte, o finanche si sono addormentati di quel sonno di freddo da cui uno non si sveglia più! Nelle spedizioni guerresche, battaglioni interi sono rimasti gelati al passaggio dei valichi nevosi; una cronaca citata da Antonio d’Abbadie racconta perfino che il freddo fece perire un intero esercito nel Lasta. Ma in fondo agli angusti kualla spesso si corre rischio di perire pel caldo. Sotto la vampa del sole durante la state, il suolo di coteste fornaci, sul quale riverberano le pareti scottanti, si riscalda talvolta a 70 e finanche a 75 gradi(275). L’aria è ordinariamente tranquilla in quei burroni senza uscita apparente; ma se l’equilibrio aereo si rompe ad un tratto, ecco il vento levarsi in tempesta per risalire furiosamente la valle curvando gli alberi dinanzi a sè, e poi di subito l’aria ritornare immobile.
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