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      La stagione delle piogge varia pel tempo e per la durata secondo la latitudine, l’altezza, l’esposizione delle diverse contrade etiopiche; anzi alcune regioni hanno due stagioni piovose, come territorio di transizione che appartiene ad un tempo a due bacini meteorologici. Le alte terre dell’Etiopia meridionale hanno due vernate: una che comincia a luglio, quando il sole è quasi perpendicolare al disopra del suolo, e termina a settembre; l’altra, meno lunga; che cade in gennaio o in febbraio e marzo, quando la fascia di nubi che si forma sulla zona di contatto tra i contralisei e i venti polari è ricondotta verso mezzodì. Nella regione centrale dell’Etiopia, l’ inverno o azmara comincia di consueto in aprile e si prolunga con qualche intermittenza sino alla fine del mese di settembre; ma alla base maestrale dei monti, nelle province dei Bogos, di Galabat, di Gedaref e di Senar, questa stagione piovosa si divide in due, una in aprile o nel principio di maggio, e l’altra, quella dei grandi acquazzoni, nei mesi di luglio, agosto e settembre(278). Le piogge, recate dai venti che soffiano dal Mar Rosso o dal Mar delle Indie, cadono quasi sempre nelle ore pomeridiane, accompagnate da burrasche; dopo la caduta degli acquazzoni, il cielo riprende la sua serenità per la notte e pel mattino seguente. Sul versante orientale dei monti etiopici l’ordine delle stagioni si muta: nell’inverno, cioè a dire da novembre a marzo, cadono le piogge, recate dal vento di settentrione: le coste africane del Mar Rosso si trovano nel bacino delle piogge invernali del Mediterraneo, mentre le coste arabiche, l’interno dell’Egitto e l’alta Etiopia appartengono ad un’altra zona climatica(279). Vi ha qualche montagna, sul limite delle due zone, che è battuta alternamente dalle piogge d’inverno e dalle piogge d’estate; ed i pastori abissini non hanno che a girar la montagna per trovare, secondo la stagione, l’erba necessaria alle greggi o la terra conveniente alle coltivazioni(280). In questa stagione l’aria che pesa sulle pianure basse del territorio etiopico è di una singolare umidità: l’igrometro non indica mai una proporzione minore del 60 per 100. Sugli altipiani, l’aria al contrario è generalmente secca.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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