Si sottomettono alla penitenza imposta dai confessori, riscattano i loro peccati mediante elemosine fatte alla chiesa, si astringono ai penosi digiuni che lor sono comandati, quando non pagano un sostituto che digiuni in vece loro(330). Hanno due quaresime, una delle quali, molto rigorosa, dura quarantacinque giorni; inoltre due giorni della settimana sono riservati pel digiuno ordinario; come nella Russia e nella Rumania, più della metà dell’anno si compone di giorni di festa o di penitenza, senza contare quelli che sono destinati per le varie ricorrenze di famiglia. Ogni uomo ha due nomi: quello di battesimo, tratto dalla storia dei santi, ed il suo nome usuale, composto colle prime parole che sua madre ha profferite nel darlo alla luce; i capi hanno un terzo nome, che è il loro grido di guerra(331). I figli dei due sessi sono circoncisi da alcune donne, due settimane dopo la nascita, e poi sono battezzati, i maschi al quarantesimo giorno, le femmine all’ottantesimo, e dal dì del loro battesimo sono ricevuti per mezzo della comunione nel gregge dei fedeli. Il matrimonio religioso, che si celebra eziandio per mezzo della comunione e si reputa indissolubile, è una delle più rare cerimonie: di cento unioni, dice un viaggiatore, una appena ve n’ha per la quale siasi creduto necessario di chiamare un prete. Legalmente l’uomo o la donna non possono far divorzio se non tre volte; ma in fatto i matrimoni si sciolgono quante volte piace ai coniugati: in tal caso i figli seguono il padre, le figlie la madre; quando vi ha un solo figlio, appartiene alla madre se ha meno di sette anni, al padre se ne ha di più(332). Fra tutte le pratiche religiose la più importante è quella che segue alla morte.
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