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      Il più giusto degli uomini sarebbe tenuto come indegno di entrare nel cielo se i parenti non facessero dire in suo suffragio una messa di requie e non pagassero un sontuoso banchetto funebre: così si vedono dei poveri far risparmi per tutta la vita per saldare con onore questo debito sacro del teskar. Come in molte parti dell’Europa cristiana, i recinti in mezzo ai quali sorgono le chiese servono per cimiteri, e gli alberi che si piantano sulle tombe degli Abissini sarebbero anche in occidente considerati come alberi funebri, tutti del genere delle conifere: cedri, tassi, ginepri.
      Il potere reale è illimitato in diritto, benchè in fatto sia ristretto dalla forza della consuetudine e specialmente dalla potenza di mille vassalli turbolenti e di comuni popolati di feudatari, di uomini che portano scudo o giavellotto, contadini gentiluomini, che al minimo mutamento dell’equilibrio politico possono collegarsi contro il re. Fino a che facili vie, che seguano i gioghi e valichino le forre, non porranno in comunicazione gli altipiani fra loro e non daranno al paese quella coesione che gli manca, l’Etiopia sarà condannata al reggimento feudale. Ogni montagna seminata di villaggi o casali, ma ben limitata da profondi burroni, costituisce un feudo naturale, dominato da un amba o «monte fortificato», destinato da natura alla dimora di un padrone: dall’alto del suo covile egli vigila sui dintorni, valutando nei campi sottoposti la parte del raccolto che gli darà la servitù di lavoro, e aspettando al varco gli stranieri che gli pagheranno il diritto di passaggio.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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