Una chiesa del paese, quella di Martola-Mariam, è certamente di costruzione portoghese, sebbene gli abitanti del paese le diano una maggiore antichità: le scolture dell’interno, a quanto dice Beke, sono di un lavoro squisito. Di contro alla curva orientale dell’Abai si succedono le due città religiose di Debra-Werk e di Dima, celebri la prima pel suo seminario, la seconda per la sua chiesa di San Giorgio che ha notevoli pitture; Debra-Werk, edificata a foggia di anfiteatro sopra una collina, è fra le città di Etiopia quella le cui case hanno il più grandioso aspetto pel modo di costruzione e per l’altezza. Bisciana, a pochi chilometri a mezzodì di Dima, è un luogo di mercato frequentato dai Galla. Il distretto circostante è la più opulenta parte del Gogiam, la meglio coltivata, e quella in cui la popolazione, mista di Galla, offre i tipi più notevoli di bellezza femminile(350).
A mezzogiorno del monte Raba, picco supremo dei Talba Waha, vi è Dambacia, assai frequentata dalle carovane maomettane e che possiede un santuario celebre come quello di Dima. Colà presso, a scirocco, s’innalza Monkorer, residenza fortificata del re del Gogiam; più lungi, a maestro, sono le città di Monkusa, Buri, Gudara, l’ultima fabbricata sopra un monticello di rupi vulcaniche, presso ad un lago temporaneo e alle sorgenti dell’Abai. Acfa, all’occidente di Gudara, in un paese ridente di valli, di pascoli, di boschetti, è la capitale della provincia d’Agaumeder, popolata di Agau emigrati dal Lasta. Queste popolazioni, ancora mezzo pagane, benchè ciascun villaggio abbia una chiesa che mostra un tetto conico attraverso il fogliame, sono le più fiere dell’Abissinia, le sole che abbiano saputo sfuggire alle retate (razzie) ordinate dal selvaggio Teodoro; non vi ha regione dell’Etiopia in cui gli abitanti più di questi si distinguano per le maschie virtù del coraggio e della probità(351). A mezzodì del Gogiam, in vicinanza dei Galla Liben, le due città vicine, Yegibbé e Basso, poste in due valli tributarie dell’Abai, non lungi dalla curva meridionale di questo fiume, sono grandi e commercianti, e vi s’incontrano Etiopi ed Ilm-Orma per scambiare le derrate rispettive dei loro paesi.
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