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      I mercanti adoperano gran cura a proteggere le loro monete di sale dall’umidità: le dispongono in linee parallele sopra strisce di cuoio a forma di cartucciere, che aggiustano sul dorso del mulo a strati sovrapposti e ricoprono di grossa tela. Di recente Sokota si è molto impoverita: devastata da febbri epidemiche, ha perduto tre quarti della sua popolazione: dopo avere avuto da quattro in cinquemila abitanti nel 1868, ne aveva tutto al più mille e cinquecento nel 1881 quando vi passò Rohlfs la seconda volta. Nelle vicinanze di Sokota una chiesa monolitica, come quelle di Lalibalo, è stata scavata nel granito: la sua critta racchiude i corpi mummificati di parecchi sovrani del paese(359). Le strade sono fiancheggiate da dolmen o pietre druidiche simili a quelle della Bretagna(360). Una delle tribù agaù circostanti ha il nome di Kam o Ham: da questa Antonio d’Abbadie ha tratto la denominazione dei gruppi camitici, i cui idiomi somigliano alla lingua degli Ham o hamtenga(361).
     
      ADUA, CAPITALE DEL TIGRÈ. Disegno di Taylor, da uno schizzo di G. Villiers. [vedi figura 281.png]
     
      Da Sokota ai contrafforti del paese dei Bogos, un’altra via di carovane, che passa ad un cento chilometri circa ad occidente dello sporto della catena etiopica, attraversa Abbi-Addi, capoluogo della provincia di Tembien, poi Adua, oggi capitale del Tigrè ed il maggior mercato dell’Abissinia dopo Gondar e Basso. Questa città trovasi quasi nel mezzo di quella regione degli altipiani, che separa le due grandi curve descritte dal Takkazè e dall’alto Mareb: il ruscello che serpeggia nella nuda ma fertile pianura d’Adua, l’Assam, è un affluente del Takkazè; esso scorre in direzione del mezzogiorno, mentre a settentrione della collina, sul cui fianco è edificata la città (1950 metri), s’innalza la massa scoscesa e isolata del monte Scelota o Scioloda (2725 metri); ad oriente, di sopra ad altre cime, si mostra la vetta ancor più alta del Semayata (3090 metri). Adua non ha l’aspetto d’una capitale; le sue vie ripide e sinuose, sono fiancheggiate di casette di pietra coi tetti di stoppia e colle terrazze di ardesia; piccole chiesuole, circondate di boschetti, sorgono qua e là; in vetta alla collina è stata di recente costruita da un architetto italiano una cattedrale, enorme casa a tetto conico, della stessa forma di molte abitazioni civili; nei giardini crescono numerose piante esotiche portatevi dall’Egitto e dalla Siria.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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