A Zulla sbarcò l’esercito britannico, a Zulla riprese il mare dopo aver menato a buon fine una spedizione unica nella storia dell’Inghilterra e nei tempi moderni, per la giustizia della causa, per la precisione matematica dei movimenti, pel pieno successo, quasi senza spargimento di sangue, e pel disinteresse nella vittoria. Questa passeggiata militare di un esercito europeo sugli altipiani dell’Etiopia terminò senza conquista, e le orme dei passi inglesi furono bentosto cancellate sulla sabbia di Zulla: nondimeno questa passaggiera apparizione dello straniero inizia un’era novella nell’istoria degli Abissini.
La costa del Mar Rosso che si prolunga verso scirocco, si ripiega qua e là in baie ed in seni, dove si potrebbero stabilire dei porti, se sventuratamente le carovane non avessero ad attraversare le terre cocenti e poco sicure dei Danakil prima di pervenire alle valli del versante etiopico. La baia di Hawakil, esplorata dagli Inglesi quando fecero la spedizione di Abissinia, è ostruita di coni vulcanici, circondata di roccie e di lave assai difficili ad attraversare; Hanfila, ove si crede riconoscere l’antico porto d’Antifillo, non può servire ad altro che per sfruttare il lago salino d’Alelbed e per la pesca della madreperla. Il piccolo porto di Edd, a 200 chilometri dalla catena etiopica, è come la baia di Havakil circondato di vulcani e di sentieri scabrosi che rendono il paese quasi inaccessibile. Una società di Nantes ne aveva fatto l’acquisto; ma non potendo trarne profitto, l’offrì al governo francese, che rifiutò un tal dono troppo costoso; finalmente cedette i suoi diritti al kedivè(387).
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