N. 55. — ITINERARIO DEI PRINCIPALI VIAGGIATORI NELL’ETIOPIA MERIDIONALE [vedi 055.png]
Beke riferisce che i Galla siano stati così denominati dai popoli vicini, da un fiume del Guraghe presso al quale diedero una grande battaglia; ma questa denominazione è interpretata ordinariamente nel senso di «cercatori di patria», e sarebbe testimonianza della loro vita errante e delle loro conquiste. Essi si dicono Oromo «uomini», o Ilm-Orma «figli degli uomini», forse «uomini valenti»(420); secondo il sig. Arnaldo d’Abbadie(421) questo nome sarebbe sinonimo di «nobili», come lo spagnuolo hidalgo. Varie sono le tradizioni delle tribù; nondimeno la maggior parte dei Galla additano l’orizzonte del mezzodì come il luogo da cui vennero i loro antenati; in lontananza, verso le alte montagne del mezzogiorno, sembra che si trovi la loro patria primitiva, e ancor oggi le tribù vicine al Kenia pare salgano in pellegrinaggio verso quella montagna come verso la madre loro e le rechino offerte. Sembra certo che circa la metà del quindicesimo secolo ebbe luogo un grand’esodo di popoli in tutta l’Africa orientale, e che questo movimento si continuò nei secoli seguenti; anzi è durato fino ai dì nostri in direzione da mezzodì a settentrione e da oriente ad occidente: i Galla dell’Abissinia, i Wa-Huma degli stati littoranei del Nyanza furono a settentrione ed a ponente l’avanguardia di quella migrazione dei popoli oromi, determinata forse, secondo l’ipotesi di Barth e di Hartmann, da qualche grande eruzione del Chenia o di altri vulcani dell’Africa equatoriale.
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