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      Nel bel mezzo del paese Oromo si sono pure mantenuti alcuni gruppi di Amarici, che hanno conservata la lingua etiopica.
      I Galla in generale sono di statura media, ossia di circa 160 centimetri di altezza; ma si trovano anche fra essi uomini della grandezza degli Scandinavi. Sono larghi di spalle, sottili alla cintola; nei giovani il petto ha forme scultorie; le gambe hanno ben proporzionate, i piedi piccoli e sempre bene inarcati. Forti, snelli, svelti, i Galla somigliano agli Abissini, specialmente agli Agaù, coi quali hanno forse comune l’origine, ma hanno ordinariamente una fisonomia più avvenente e lo sguardo più franco. Molto dolicocefali, i Galla hanno fronte alta e bene arrotondata, naso camuso, labbra carnose, ma raramente rigonfie, barba rasa e capigliatura increspata che si divide in ciocche distinte; i più belli pare siano i Limmù e i Gudrù, sulle rive dell’Abai: queste tribù, secondo alcuni autori, si potrebbero scegliere come tipi della nazione(424). Allo stesso modo del maggior numero degl’indigeni della regione dell’alto Nilo, i Figli degli uomini sono abilissimi a dare alla loro chioma la forma di cresta, di aureola o di vello; ma non tutti hanno il dritto di adornarsi il capo: in più d’una tribù bisogna avere ucciso un nemico, sotto pena di aver rasi i capelli ogni tre mesi(425). Il colore della pelle varia: d’un bruno cupo o di un bruno rosso negli uomini, è in generale assai chiara nelle donne, le quali, del resto, passano per belle quasi tutte nella loro giovinezza, anche agli occhi dei bianchi stessi; secondo Beke, i Galla delle rive dell’Abai o Nilo Azzurro non hanno la carnagione più bruna dei contadini dell’Andalusia(426): e, a causa della bianchezza relativa della carnagione degl’Ilm-Orma, i gesuiti derivavano il loro nome ordinario dal greco gala, che vuol dire «latte»(427). Uomini e donne si avvolgono con eleganza nella toga abissina, e l’eroe che si distingue per qualche azione luminosa, pianta orgogliosamente nella sua zazzera una penna di struzzo.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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