Ma più terribili ancora sono i buda o versiere, che si trasformano in bestie feroci e annichilano gli uomini colla sola potenza dello sguardo; ogni individuo convinto di essere un buda, è immediatamente fatto a pezzi; come nell’Europa del medio evo, accusavano le vecchie di pascersi nottetempo di vittime umane. I semplici «ossessi» cercano di guarirli, espellendo lo spirito maligno con esorcismi, e col rumore incessante dei tamburi(436). Gli è coll’intermediario di un fattucchiere, impiegato superiore della corte, sotto il nome di liebasciai, che si va in traccia dei ladri(437): secondo Antinori, raro avviene che il mago, secondato dal terrore che inspira la sua perspicacia, si sbagli nelle proprie indicazioni.
N. 56. — POPOLAZIONE DELL’ETIOPIA MERIDIONALE. [vedi 056.png]
È raro che gli Ilm-Olma pratichino la poligamia; essi hanno una sola moglie, troppo sovente una schiava, che ha cura di tutti i lavori domestici, ma viene considerata come indegna di coltivare la terra, di condurre il bestiame all’abbeveratoio e di mungere le vacche. Le formalità del matrimonio sono numerose. Il ratto è ancora molto in onore presso certe tribù; ma sono gli amici del pretendente che se ne incaricano. Quegli, che riesce a impadronirsi della fanciulla e che la rapisce malgrado le sue grida, diventa, per questo solo, suo fratello e protettore; egli la depone nella capanna dell’amante e si affretta a sgozzare una vacca, ad aspergere la fanciulla del sangue della vittima, e porgergliene a bere nella propria mano; l’unione è ormai inviolabile, poichè giammai gli Ilm-Olma, assai differenti in ciò dai Somali, «nazione di traditori e di spergiuri», mancano alla data parola.
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