A qualche chilometro, al sud, sopra un vasto terrazzo dal quale scendono in imponenti cascate ruscelli auriferi, appare Debra-Berham, «Monte Luce», che fu la residenza reale sino al principio del diciottesimo secolo. Al sud-ovest, nello stesso bacino fluviale della Giemma, due piccole alture selvaggie, circondate di formidabili chiuse, a 2800 metri di altitudine, serbano le capanne di un’altra capitale abbandonata, Angolola, fondata nel 1850 dal re Sela Sellasiè. Finalmente, esiste una quinta capitale, storicamente più celebre delle altre, come luogo di soggiorno di numerosi viaggiatori europei e punto di partenza e d’arrivo delle carovane dal mar Rosso. Il nome stesso di quella città, Ankober, o «Pedaggio dei Boschi», ricorda che sino dall’antichità furono prelevate in quel luogo gabelle sulle merci estere(441). Là risiedono pure i membri dell’alto sacerdozio. Dedalo di sentieri tortuosi fra capanne di terriccio, Ankober è in una situazione deliziosa, sul pendio di una montagna in forma di sfinge che si inoltra all’est della gran catena, dominando una vallata di dove le acque si spandono al sud nella corrente dell’Auach. In que’ pressi, verso il nord, è la stazione di Let-Marefià, scelta dai viaggiatori italiani Antinori, Cecchi, Chiarini, Antonelli per le loro osservazioni astronomiche ed i loro studi. Let-Marefià è posta sul fondo di un antico cratere, le cui lave sono discese al sud-est; un anfiteatro di montagne attornia le antiche bocche della lava e le piattaforme adiacenti, e due di queste montagne, o piuttosto due frammenti dell’acrocoro etiopico, riannodato all’altipiano per mezzo di strette catene orlate di precipizi, portano fortificazioni considerate come inespugnabili dagli Abissini: sono i due amba di Emanbret, o Ememret, e del Fekerè-Gemb, rivestiti alla base da foreste magnifiche(442). L’ultima fortezza racchiude nella sua cerchia terminale i tesori del re Menelik e gli approvigionamenti del suo esercito(443). Al nord, nelle vallate dei monti più avanzati, si succedono parecchie città sino al paese degli Egiù Galla: Aramba, Kok fara, Dauè, Magettiè.
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