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      fanno grandi sforzi per stabilire relazioni permanenti tra le loro stazioni e le città dello Scioa. Quantunque molto lontana dalle ricche contrade dell’interno, poichè abbisognano almeno 22 e in media 35 giorni di cammino sino ad Ankober(460), pure Assab ha ricevuto talune derrate, caffè, pelli greggie ed altri prodotti mercè gli sforzi di Antonelli, Bianchi ed altri viaggiatori. Ma questo modesto traffico non può farsi senza la scorta e la protezione degli indigeni; l’esploratore Giulietti, con qualche compagno, avendo creduto di poter fare a meno del salvocondotto per una tribù vicina, fu assassinato a sei o sette giornate di marcia nell’interno. Quasi tutto il commercio si fa coi porti della costa araba, Aden e Odeidah, col mezzo di sambuchi di una portata variabile tra le 7 e le 10 tonnellate; il movimento annuo del porto è all’incirca di 400 imbarcazioni. Il borgo di Raheita, situato più a sud, è il luogo di residenza di un sultano, il quale è nel tempo stesso un ricco mercante di madreperla, di penne di struzzo, di incenso, di mirra ed altri prodotti della regione del litorale. Al nord, sulla costa il villaggio di Beilul è la residenza di un altro sultano protetto, come quello, dal governo italiano(461).
     
     
      N. 63. — ASSAB. [vedi 063.png]
     
      Nella parte occidentale dello Scioa il gruppo di abitazioni più importante è la città commerciale di Ficcè, fabbricata sull’angolo di un altipiano, tra profondi kualla. Là presso si innalza il celebre monastero di Debra-Libanos o Monte Libano, fabbricato sopra un terrazzo trachitico, dal quale sgorga un piccolo filo d’acqua, riputata santa da cristiani, pagani e musulmani; da ogni parte i pellegrini vengono a guarirsi a quell’acqua miracolosa, sprizzata alla voce di Tekla-Haimanot, il santo leggendario degli Etiopi; all’epoca del viaggio di Combes e Tamisieri, il monastero era abitato da 3000 monaci, dei quali i due terzi erano antichi soldati, mutilati nelle spedizioni fatte tra i Galla.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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