Però non vi è una sola parte del paese, la quale non abbia la sua stagione di pioggie più o meno abbondanti. A Chartum, situata sotto la latitudine media dell’alta Nubia, il carif incomincia in maggio, più frequentemente in giugno od in luglio, e termina in settembre. Vi sono sempre venti di est o di sud-est, vale a dire quelli degli alizei meridionali del mare delle Indie, che recano l’umidità; ma dopo le pioggie i venti secchi del nord riprendono il disopra, e soffiano perennemente fino a marzo, epoca dell’equinozio. Essi abbassano talora la temperatura a 10 gradi centigradi, ed in quella stagione sarebbe imprudente uscire senza mantello di mattina o di sera. La variazione della temperatura è all’incirca di 16 gradi(487). Durante il carif, il soggiorno alla riva dei fiumi, sovente inondata, è pericoloso a cagione delle febbri palustri, e buon numero di tribù si ritirano allora nelle alte regioni dell’interno(488). Gli ibi bianchi e gli ibi neri, molto comuni nella valle del Nilo Azzurro durante la stagione secca, spariscono egualmente prima delle pioggie «per paura della malaria», dicono gli indigeni.
L’alta Nubia si divide naturalmente in regione agricola e regione di pascoli, secondo l’abbondanza delle pioggie e delle acque correnti, la natura e l’altitudine del suolo. Nel paese di Fazogl e sulle rive dell’alto Giabus, la vegetazione arborescente è quasi altrettanto folta quanto nelle valli più verdeggianti che circondano i grandi laghi. All’infuori della zona delle foreste, le quali attorniano in quasi tutta la sua distesa la cittadella dell’altipiano etiopico e si prolungano sulle rive dei fiumi, gli sbocchi delle valli e le costiere sono per eccellenza il paese delle coltivazioni; grazie alle fertilizzanti alluvioni ed al clima eccellente, questo potrebbe diventare uno dei paesi più ricchi della terra per la produzione del cotone e del tabacco.
| |
Chartum Nubia Indie Nilo Azzurro Nubia Fazogl Giabus
|