Pagina (545/1017)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Per essi il fuoco è il gran purificatore; dopo aver sepolto i loro morti colla testa rivolta al sole nascente, accendono un rogo sulla tomba, come per trascinare l’anima del defunto nel luminoso turbinìo. Essi credono pure all’esistenza di un demonio supremo, il Dio delle tenebre, e per iscongiurare il pericoloso nemico ricorrono al sacrificio. I Zabalat sono monogami; solamente allorquando una fanciulla non ha trovato marito od una donna rimane vedova dopo un breve matrimonio, è d’uso sia sposata da uno dei suoi prossimi parenti; e accadde talora che il fratello diventa il marito di sua sorella. Il governo delle tribù non è altro che la costumanza, e sono i vecchi che l’applicano; essi pure scelgono il capo, ora in una famiglia ora in un’altra, senza altro obbligo che quello di trovare il migliore(528). I Gialini o Agalini della mesopotamia e delle rive dell’Atbara sono essi pure ritenuti come Arabi, e nel paese nessuno pone in dubbio cotesta nobile discendenza; l’arabo che essi parlano è d’altronde assai più puro che non quello delle altre tribù erranti della Nubia. Fra tutti gli abitanti del paese si distinguono per l’amore agli studi, gli istinti commerciali e lo zelo religioso senza fanatismo(529). Uomini e donne, sulle sponde del Nilo, portano, onde preservarsi dal sole, larghi cappelli di foglia. Diverse popolazioni vicine, che si dicono arabe probabilmente senza esserlo, sono per molti riguardi realmente arabizzate.
      I Begia, i Blemmi degli antichi, forse i Bonka o Bonga, il cui nome si legge sulle iscrizioni di Aksum(530), costituiscono uno dei gruppi etnici rappresentato dal più gran numero di tribù; al nord ed all’ovest dei Bazen, essi occupano quasi tutta la regione compresa fra il Nilo Azzurro ed i monti avanzati dell’Etiopia settentrionale; anche più al nord, il grosso della razza, che pare abbia conservato il nome etnico sotto la forma di Bisciarini, si stende lungi nella bassa Nubia, possedendo tutto lo spazio compreso fra la grande curva occidentale del Nilo e le sponde del mar Rosso; inoltre parecchie tribù begia vivono all’ovest del gran Nilo, nel Cordofan e persino nel For.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





Dio Zabalat Gialini Agalini Atbara Arabi Nubia Nilo Begia Blemmi Bonka Bonga Aksum Bazen Nilo Azzurro Etiopia Bisciarini Nubia Nilo Rosso Nilo Cordofan For