L’alta Nubia, sotto il regime egiziano, era ripartita in provincie che coincidevano colle divisioni naturali del paese. Allo sbocco delle montagne etiopiche i paesi rivieraschi del fiume Azzurro costituivano il Fazogl; più in basso la parte centrale dell’antico regno di Senâr aveva conservato il suo nome; poi si succedevano le provincie di Chartum e di Berbera. All’est, il Taca comprendeva le colline e le pianure limitate da una parte dall’Atbara e dall’altra dal Barka; le regioni del litorale si dividevano fra le provincie di Massaua e di Suakin. Inoltre alcuni Stati indipendenti, repubbliche o scefferie, occupavano il territorio tra l’Etiopia ed il Sudan.
Fazogl, che ha dato il suo nome alla provincia superiore del fiume Azzurro e che prima della dominazione egiziana fu residenza di un potente sovrano, è adesso un povero villaggio. È sostituita come capitale dalla borgata di Famaka, dove Mohamed-Ali, nella visita ai suoi possessi meridionali nel 1839, s’era fatto costruire un «palazzo», di cui appena rimane qualche mattone sparpagliato. Famaka sarebbe bene situata come città di commercio, se la caccia all’uomo non avesse disperso le popolazioni nelle montagne; le case, fabbricate sopra un promontorio di gneiss, si schierano sulla sponda destra del fiume Azzurro presso il confluente di un khor, ad una piccola distanza a monte dal luogo dove il fiume Tumat viene a raggiungere il Bar-el-Azraq. In faccia, verso il sud, appare la montagna di Fazogl, la prima gran vetta che si scorga innalzarsi disopra del fiume quando si viene da Chartum, cosicchè pare più maestosa di altre più elevate, e la bella vegetazione che ne ricopre le pendici sembra meravigliosa a quelli che hanno percorso le terre desolate del Nord.
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