Secondo la tradizione, sarebbe al guado di Abu-Zaid che gli Arabi, guidati dall’eroe di quel nome, avrebbero la prima volta passato il Nilo per ispandersi nel Sudan(542).
N. 70. — CONFLUENTE DEI DUE NILI. [vedi 070.png]
Wod-Medineh o Wold-Medineh, che diventò dopo Senâr la capitale delle provincie egiziane, fu pure una città popolosa come luogo di guarnigione e centro di commercio. La sua posizione è molto felice, poichè si trova a un dipresso al congiungimento dei fiumi nord-occidentali dell’Etiopia col Bar-el-Azraq; a una piccola distanza a monte sbocca il Dender, aumentato dal khôr Mahara e dal khôr El-Ascian; più vicino ancora, a valle, è il confluente del Rahad, navigabile come il Dender durante ottanta giorni dell’anno. Il villaggio posto alla imboccatura stessa nell’«Isola delle isole» (Gezirat-el-Geziret), ha preso il nome di Abû-Ahraz, o «Padre delle Acacie», che si dà anche di frequente al fiume Rahad stesso, lo Scimfah degli Abissini. A qualche distanza dal fiume, presso le rovine di una città d’Arbagi, distrutta dai Fungi, il borgo popoloso di Messalamieh, piazza forte che gli insorti hanno conquistata agli Egiziani dopo un assedio lungo e micidiale, si eleva in mezzo a campi di durra; prima della guerra era diventata un mercato considerevole, precisamente perchè lontana dal fiume, e i nomadi avevano meno a temervi che nelle città delle rive del Nilo Azzurro il passaggio degli eserciti(543). A valle di Abû-Ahraz, sulla riva destra dal fiume Azzurro, parecchie rovine indicano la posizione di Camlin o Kamnin, dove industriosi europei fondarono nel 1840, sotto la protezione del governo egiziano, vasti stabilimenti industriali; fabbriche di saponi, di indaco, raffineria di zuccheri, distillerie.
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