Nel suo insieme, essa forma un gran quadrilatero, orientato dal nord al sud, parallelamente al corso del Nilo, fra il confluente del Sobat e quello del fiume Azzurro. Al sud ed all’oriente, il Cordofan o Kordofal ha per frontiere naturali i fondi bagnati dalle acque del Nilo; al nord ed all’occidente esso si confonde colle steppe percorse dalle tribù erranti. La superficie totale del paese, che sarebbe, d’altronde, impossibile misurare, senza dargli confini puramente convenzionali, può essere calcolata a 250,000 chilometri quadrati, ossia, all’incirca, la metà della Francia. Questo spazio è assai poco abitato; nel 1875, l’americano Prout, ufficiale dell’esercito egiziano, riproduceva un censimento, secondo il quale i residenti delle 853 città e villaggi del Cordofan sarebbero stati in numero di 164,740 individui. Alla stessa epoca le tribù nomadi comprendevano 114,000 persone; ma il governo della provincia non aveva tentato di censire i turbolenti montanari del mezzogiorno(564). Provvisoriamente, gli è a 300,000 abitanti che si può calcolare l’assieme della popolazione del Cordofan; la densità chilometrica vi sarebbe dunque di sei persone per cinque chilometri quadrati. Le guerre hanno frequentemente devastato il paese e si crede che il numero degli abitanti sia notevolmente diminuito dopo gli eccidi ordinati da Mohammed bey, il terribile «tesoriere», che conquistò quelle regioni per suo suocero Mohammed-Ali. Nuovi eccidi ebbero luogo dopo che un santone o Mahdi ha fatto del Cordofan il centro del suo impero, e la guerra santa è stata proclamata nei suoi campi.
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