Là vicino si diede, nel 1874, la battaglia decisiva che costò la vita al re Brahim, e fece del Dârfôr una provincia egiziana. Al sud-est, il borgo di Scecca o Ciacca, che si trova ancora nei limiti dell’antico Fôr, era sotto il regime chediviale, il capoluogo della provincia di Bahr-el-Ghazal. Esso è popolato di giellabi o mercanti, come un gruppo di villaggi che portano il nome generale di Cobech, e che si designa ordinariamente col nome di Calaca, come il dâr circostante. A mezza strada fra Scecca ed El-Fascer, la stazione principale delle carovane è un altro gruppo di villaggi, Tuescia, il cui nome è troppo conosciuto nel mondo musulmano: è un deposito di schiavi ed una fabbrica di eunuchi; i dintorni di Tuescia sono sparsi delle ossa di miseri, che gli abitanti neppure ebbero cura di mettere sotto terra(623).
ASSUAN, PORTO SETTENTRIONALE DELLA NUBIA. Disegno di Taylor, da una fotografia del signor Frith. [vedi figura 453.png]
IXNUBIA
Il nome di Nubia, impiegato per il paese che si estende a monte dell’Egitto, non ha senso geografico preciso: dal punto di vista politico ed amministrativo non ne ha affatto. Forse ebbe in altri tempi un valore etnologico, quando i Nuba, non ancora respinti da altre popolazioni, erano soli ad abitare le rive del Nilo per una vasta estensione del suo corso; ma le guerre e le invasioni hanno da gran tempo modificato questo antico equilibrio. Attualmente il nome di Nubia si impiega diversamente nel linguaggio ordinario; ora lo si applica solamente alla regione dell’Uadi-Nuba che comprende la parte della corrente fluviale nella quale si trovano le mille rapide della seconda cateratta; lo si estende a tutto lo spazio limitato al nord dalle rapide di Assuan, al sud dal confluente dei due Nili, all’est dal mar Rosso, all’ovest dall’immensità del deserto.
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