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      Non sono punto incapaci di una cotale civiltà superiore, come ne fa fede buon numero di essi, che hanno avuto l’occasione di studiare al Cairo ed anche in Europa, e lo prova nel passato l’esistenza dell’antico regno di Meroe, al quale succedettero gli Stati cristiani di Dongola e di Aloa. Il nome di kiragè, derivato dal greco kyriakè, vale a dire Giorno del Signore, che essi dànno ancora alla domenica, ricorda la religione scomparsa(654).
      I Barabra, che sono indicati specialmente come i Danagla o Danagali, «gente del Dongola», vivono nella Nubia meridionale, principalmente attorno alla capitale e in tutte le isole del fiume; essi si distinguono dai Barbarini del nord per il loro amore al commercio; a Chartum, nel Cordofan, nel Darfur, formano gruppi di colonie numerose. Essi si vendono pure come mercenari, e nel Paese dei fiumi hanno fatto terribili razzie di prigioni per conto dei mercanti di schiavi. Il dialetto dei Danagla è poco diverso da quello dei Barabra del nord, se non che ha molto più parole arabe, grazie alle relazioni commerciali. I Maha, che vivono sulle due sponde del Nilo, nella regione della terza cateratta, hanno la tinta più scura dei Danagla ed in generale più coraggio, carattere più fiero e più cupo; si considerano come una razza a parte. I Kenuzi, i Keni delle antiche escursioni, occupano la valle più al nord, da Korosko alla prima cateratta. I popoli di pastori, che, sull’uno e sull’altro versante, premono i contadini nubiani nella loro stretta valle niliaca, si dicono tutti arabi, qualunque sia d’altronde la loro origine; la lingua che essi parlano, e che ogni anno acquista in estensione, è veramente la lingua del Profeta; il nome che essi dànno ai Nubiani, e che ricorda il senso dell’antico appellativo di «barbari», vorrebbe significare «imbarazzato, imbrogliato, che parla con difficoltà»(655). In nessun luogo i pastori si confondono coi coltivatori del suolo: hanno i loro villaggi distinti, i loro giorni di festa, il loro costume: quasi sempre vanno a capo scoperto.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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