Per risalire le rapide di Uadi-Halfa, gli Inglesi hanno adoperati battelli di costruzione speciale, dei quali affidarono la direzione a marinai canadesi ed irochesi, avvezzi a superare i «salti» dei fiumi del Canadà. Vedere rematori irochesi sulle rive del Nilo, non è un fatto che prova al più alto grado quanto le dimensioni del pianeta sieno state diminuite dal vapore?
COLOSSI D’IBSAMBUL. Eliografia Dujardin, da una fotografia del signor D. Héron. [vedi figura 481.png]
Uadi-Halfa era meno popolata di Derr, un piccolo villaggio della riva destra, le cui case sono sparpagliate in mezzo a boschi di palme, nella regione più fertile della Nubia, conosciuta sotto il nome di Bostan o «Giardino». Quanto al traffico, Uadi-Halfa era anche meno importante della stazione di Korosko, posta sopra una spiaggia della riva destra, all’estremità settentrionale della strada delle carovane che evitano la gran curva del Nilo nubiano. Fra Uadi-Halfa e Derr, il fiume scorre al piede di due templi che sono tra le meraviglie dell’arte egizia: sono i monumenti di Ibsambul, più comunemente, ma a torto, indicati sotto il nome di Abù-Simbel. Uno e l’altro sono scavati nel grès rosso ferruginoso delle montagne che si innalzano al disopra della riva sinistra. Fra le due roccie si spande una cateratta di sabbie gialle trasportate dal vento dei deserti della Libia che forma innanzi a ciascun tempio un pendio in salita; a parecchie riprese si dovette sbarazzare l’entrata delle porte e le statue. Il tempio meridionale, o grande tempio, innalzato in onore di Ammone-Ra, il dio solare, è intieramente tagliato nelle roccie.
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