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      Finalmente il firmano che concedette lo scavo del canale diretto da mare a mare veniva sottoscritto nel 1854. Il sovrano che sottoscrisse l’atto di concessione non credeva alla possibilità dell’impresa ed anche fra gli ingegneri impiegati alla grand’opera, parecchi mancavano della convinzione che avrebbero dovuto inspirare negli altri. Ma l’uomo in favore del quale il firmano era stato firmato, Ferdinando di Lesseps, aveva la fede robusta e la volontà tenace. Nulla potè scoraggiarlo, nè le difficoltà finanziarie, nè l’abbandono degli amici, nè la opposizione sorda o dichiarata degli avversari. Il governo della Gran Bretagna, malcontento di vedere aprirsi verso le Indie una via diretta della quale non era sicuro di possedere un giorno la chiave, era fra i suoi nemici. A sua volta, dovette confessarsi vinto, ed il 17 novembre 1869 un’intiera squadra di battelli a vapore, seguitandosi in corteggio di festa, trasportava gli invitati del Khedive da Porto Said al lago Timsah. Quindici anni erano bastati per compiere quell’opera gigantesca; ma, per condurla a buon termine, era stato d’uopo inventare metodi e macchine nuove; una somma di 472 milioni, metà della quale sottoscritta dalla Francia, era stata spesa, e di più il governo egiziano aveva contribuito all’impresa con numerosi servizi, cessioni di terreni, costruzioni di fari, scavi di porti, anticipazioni di denaro senza interesse, imprestito di operai e di servi agricoli, che rappresentavano almeno un capitale di circa un centinaio di milioni.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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