Nel 1883 il signor Maspero scoprì a Cofto, ricercando un tempio di Iside, due pietre quadrate in basalto nero che recavano frammenti di una iscrizione assai curiosa: essa si riferisce alla costruzione, fatta dai legionari romani, della cisterna situata sulla riva da Cofto a Berenice ed a Myos-Hormos(806). Kus, o Gus, Apollinopolis parva, situata egualmente sulla riva destra del fiume a nove chilometri ed a monte da Coptos, le succedette come deposito e diventò la città più ricca dell’alto Egitto ai tempi dei Califfi e dei Sultani mammalucchi. Attualmente Keneh, la Kainopolis o la «città nuova» dei Greci ha sostituito Kus come luogo di transito per gli scambi fra la valle del Nilo ed il mar Rosso; è capoluogo di una provincia. Con la cenere d’alfa e l’argilla dolce che le acque improvvise dell’Uadi Keneh portano dalla catena arabica, nei rari temporali, i fabbricatori di stoviglie della città foggiano le migliori brocche dell’Egitto; ogni anno centinaia di barche scendono verso il Cairo cariche di queste stoviglie.
N. 99. — KOSSEIR. [vedi figura 099.png]
L’apertura del canale di Suez e lo spostamento delle correnti commerciali che ne furono la conseguenza hanno di molto diminuito il valore di Keneh come deposito di derrate fra il Nilo ed il golfo Arabico; ed il porto marittimo di Kosseir, che serve di punto di unione e di porto di imbarco dei pellegrini della Mecca, ha molto perduto dell’attività sua e della sua popolazione. Però le carovane conoscono ancora le vie del deserto fra le due città, e si parla sempre di una ferrovia di circa 200 chilometri, la quale, partendo da Keneh, diventerebbe la vera imboccatura commerciale del Nilo; i battelli a vapore prenderebbero il loro carico a Kosseir, e la spesa di trasporto attraverso la distesa quasi intiera dell’Egitto fino ad Alessandria sarebbe così risparmiata.
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