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      Il soffitto del santuario è sostenuto da 380 colonne di marmo, di granito, di porfido, una parte delle quali ornava una volta i templi romani; attorno al cortile i colonnati sono riservati agli studenti che si formano a gruppi per paese d’origine, sotto i pilastri; dal Marocco all’Indostan, dal Niger all’Oxus, tutti i popoli dell’Islam sono rappresentati in quella università, la più antica del mondo; sino a 12,000 allievi, senza contare gli uditori liberi, sotto la direzione di 200 professori, vi studiano il Corano, la giurisprudenza, la lingua araba e le matematiche; oltre a questo, una diecina di scuole preparatorie aventi ciascuna da 50 ai 60 allievi ed una scuola speciale di ciechi si trovano nel gruppo delle costruzioni, o riwak, che circondano le navate(847).
     
      CAIRO. — MOSCHEA DI KAIT-BEY. Disegno di P. Benoist, da una fotografia. [vedi figura 615.png]
     
      Un’altra moschea, quella del sultano Kalaun, è quasi totalmente utilizzata come ospedale dei pazzi. E la moschea di Mohammed-Alì, nella cittadella, è molto sontuosa, i suoi pavimenti e i suoi pilastri sono di un alabastro trasparente ammirabile, ma la sua stessa ricchezza non serve che a mettere in evidenza il cattivo gusto del costruttore. Accanto alla moschea, il «pozzo di Giuseppe», scavato per ordine di Yusuf Salah ed-din, il gran Saladino, scende sino al livello del Nilo, a 88 metri; dalla superficie del suolo sino alla metà della profondità del pozzo una rampa a chiocciola permette ai buoi di discendere su di un pianerottolo per sollevare l’acqua dal fondo con una corona di secchie.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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