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      Ma il potere non è più del sultano; appartiene ai cristiani di Europa. Anni fa, Francia e Inghilterra esercitavano una specie di condominium; i loro agenti controllavano il bilancio, ne disponevano, anzi, a loro beneplacito, e a questa maniera sostituivano il loro potere a quello del Chedive; per i tribunali consolari, innanzi ai quali, in virtù delle «capitolazioni», erano avocati tutti gli affari litigiosi concernenti a un tempo gli Europei e gli indigeni, le nazioni d’Europa erano più padrone in Egitto del governo chediviale. Dopo la rivolta dell’esercito, che si fece al grido di guerra: «L’Egitto degli Egiziani!», ma che ebbe per risultato di consegnarlo a nuovi mammalucchi di razza indigena, non meno tirannici dei mammalucchi d’altre razze, Arabi, Circassi, Armeni, Sudanesi, la Gran Bretagna esercita essa sola il controllo. I ministri che essa ha nominato, decidono conformemente ai suoi decreti, senza neppure darsi la briga di consultare il sovrano ufficiale, il quale deve dare loro la sua firma, e neppure ha il diritto di mettere fine, coll’abdicazione, alla sua parte poco onorevole.
     
      IL CAIRO. — LA CITTADELLA. Disegno di Barclay, da una fotografia. [vedi figura 649.png]
     
      La situazione politica dell’Egitto è tanto meno netta in quanto gli Inglesi, mentre esercitano il potere, non trascurano alcuna occasione per affermare la loro decisa risoluzione di abbandonare il paese in una epoca vicina e di rendere agli Egiziani l’autonomia da tanto tempo perduta. È vero che gli atti loro parlano un altro linguaggio.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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