Un avviso della R. Marina, l’«Esploratore», nell’estate del 1885 piantò la bandiera italiana e proclamò il protettorato italiano sui punti più importanti, che offrono accessi possibili alle regioni dell’interno: Hauachil, Mader, Ed.
Hauachil. — Girata la penisola di Buri, che chiude ad est la baia d’Adulis, e proseguendo verso sud-est, alla distanza di circa 60 miglia marine da Massaua, è la baia di Hauachil, con un’isola dello stesso nome e due isole più piccole, Um Agijus e Delgama. Sono luoghi dove accorrono alla pesca delle perle e delle madreperle i sambuchi della costa d’Arabia e dell’Yemen.
Mader. — È situato nella baia d’Anfila, al nord del villaggio dello stesso nome, meno importante, quantunque più noto di Mader, e da esso dipendente. Mader, dove da molto tempo era sparita ogni apparenza di sovranità egiziana, aveva d’uopo d’un valido appoggio contro le incursioni dall’interno. Nei quattro anni che precedettero l’arrivo dell’«Esploratore», dopo che il paese era stato depredato e gli abitanti costretti a rifugiarsi nelle isole vicine, prive d’acqua e di vegetazione, fu loro imposta da capi abissini una tassa di 2,000 talleri sull’estrazione del sal gemma dalle miniere di Asaali, distanti da Mader due giornate di cammino. Queste miniere son forse le uniche dalle quali l’Abissinia estragga la sua famosa moneta di scambio, le amole, pezzi oblunghi o quadrati di sal gemma, che si comprano alla costa per diciassette al tallero e che, man mano che si portano addentro nell’interno, acquistano maggior valore, fino ad averne più quattro e persino due al tallero.
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