Alla elevata temperatura di Massaua corrisponde una grande siccità. Infatti in tutto il periodo citato di tredici mesi, si ebbero solo trentasei giornate con pioggia, che, misurata al pluviometro, arrivò a soli 110 millimetri, cioè un settimo circa di quella che cade a Roma. In quanto alla nebulosità, si ebbe a Massaua un periodo con cielo abbastanza coperto dal gennaio a tutto aprile, mentre fu quasi sempre sereno dal maggio a tutto luglio, e serenissimo dall’agosto a tutto novembre. Poche nubi nel dicembre. Così che, a rigore, vi sarebbero nell’anno soli quattro mesi in cui il cielo può presentarsi con discreta nebulosità. Non mancano a Massaua i temporali. L’umidità si mantiene sempre abbondante, salvo quando soffiano venti forti meridionali; il massimo assoluto di 48°,8 si verificò mentre spirava il vento di sud-sud-ovest secco.
Le condizioni sanitarie di Massaua non si possono certo dire cattive. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, ossia nella stagione estiva, si ebbe a Massaua una morbosità notevolmente superiore a quella massima in Italia, che si verifica invece nei mesi della stagione invernale: e ciò si spiega col fatto che i mesi di giugno, luglio e agosto sono quelli durante i quali in Africa l’influenza del clima agisce maggiormente sulle condizioni sanitarie della truppa. Negli altri mesi, invece, la morbosità in Africa, paragonata a quella del regno, risulta alquanto inferiore; d’onde nel complesso si ha, pel nostro presidio a Massaua, una morbosità annua approssimativamente eguale, nella media, a quella che si ha in Italia.
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