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      L’aggregato delle baracche necessarie all’alloggio di un battaglione forma una specie di villaggio molto regolare, nel quale ogni abitazione è separata dall’altra da strade varianti fra 10 e 20 metri di larghezza. Così appaiono il campo di Gherrar e quello di Abd-el-Cader. Le baracche per l’ospedale da campo vennero costruite nella penisola di ras Mudur; in esse complessivamente possono ricoverarsi 200 infermi, con uno spazio, calcolato lungo la parete, di metri 1,20 per ognuno. Nello stato presente possono quindi ritenersi come sufficientemente buone le condizioni d’alloggio delle nostre truppe in Massaua. Alcuni ufficiali inglesi, recatisi recentemente a visitare quel nostro possedimento, dissero che erano ben lontani dall’aspettarsi che la nostra installazione in Massaua, sia per mezzi, sia per impianto di servizî, avesse raggiunto lo stato che ha, mentre essi in Suakim si trovano in condizioni assai meno comode ed ordinate. Non bisogna però nascondersi che le nostre truppe non si troveranno alloggiate in modo pienamente soddisfacente che quando potranno esser collocate in locali in muratura e ad una certa altezza dal suolo.
      Il servizio dell’acqua e del ghiaccio fu anche gradatamente migliorato. Dapprima l’acqua era fornita dalla vecchia conduttura di Moncullo, dal pozzo di Otumlo e dai distillatori delle regie navi. Attualmente si provvede l’acqua a Massaua, al campo di Gherrar, a quello di Abd-el-Cader, a ras Mudur, a Moncullo, Taulud ed Otumlo, coi mezzi seguenti: a) Coll’antica conduttura di Moncullo, la quale è in terracotta, ma sta per essere sostituita con tubi metallici, lavoro pel quale fu erogata una spesa di 70,000 lire; la noria che attualmente estrae l’acqua dai pozzi di Moncullo, in cattivo stato per il lungo uso, e che verrà sostituita da altra della produttività di 20 metri cubi all’ora. b) Con una conduttura in ghisa, dello sviluppo complessivo di 4,500 metri circa, la quale porta l’acqua da Otumlo ai campi Gherrar e Abd-el-Cader; ad Otumlo, in sostituzione dell’antico pozzo esistente, ne fu costruito un altro, al quale venne applicata una noria della produttività di 4 metri cubi all’ora; in tempi normali dalla sorgente di Otumlo possono ricavarsi 96 metri cubi d’acqua all’ora. c) Con due distillatori Normandy, impiantati a terra, della produttività complessiva di circa dieci metri cubi di acqua, e con un terzo distillatore della regia marina, pure impiantato a terra di eguale produttività. d) Finalmente col concorso dei distillatori delle regie navi di stazione nel mar Rosso, e con quello della nave «Europa», che venne recentemente trasformata in nave distillatrice e produttrice di ghiaccio; questa nave, che trovasi nelle acque di Massaua dalla fine di maggio, andò a sostituire la nave distillatrice l’«Eridano». Per la provvista del ghiaccio si tentò un esperimento con piccole macchine; non avendo dati buoni risultati, si ricorse al sistema di fare provviste di ghiaccio della Norvegia.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume X parte I - L'Africa settentrionale
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1887 pagine 1017

   





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