(425) ROCHET D’HERICOURT, Deuxième voyage dans le Choa.
      (426) Journal of the R. Geographical Society, 1884.
      (427) BEKE, On the origin of the Gallas.
      (428) MASSAJA, Annali della Propagazione della fede, 1845.
      (429) NEW, HARTMANN, Abyssinien.
      (430) ROCHET D’HERICOURT; LEJEAN; BERLIOUX.
      (431) ANTOINE D’ABBADIE; – MASSAJA, Annales de la propagation de la Foi.
      (432) BRUNO, Annales de la propagation de la Foi, 1869.
      (433) COMBES, TAMISIER, Voyage en Abyssinie.
      (434) G. FERRAND, Le Somal.
      (435) ISENBERG, Abissinien und die evangelische Mission.
      (436) A. RAFFRAY, Abyssinie.
      (437) CHIARINI, Bollettino della Società Geografica Italiana, 1881.
      (438) CHIARINI e A. CECCHI, Bollettino della Società Geografica Italiana, 1879.
      (439) ARN. D’ABBADIE, Douze ans dans la haute Ethiopie.
      (440) [I nostri viaggiatori italiani scrivono generalmente Menilek.]
      (441) ROCHET D’HÉRICOURT, opera citata.
      (442) [Particolareggiata descrizione di questo e d’altri luoghi dello Scioa si trovano nel vol. I del CECCHI, Da Zeila alla frontiera del Caffa.]
      (443) G. CHIARINI e A. CECCHI, Bollettino della Società Geografica Italiana, anno XIII, vol. XVI.
      (444) [In questi ultimi, anni quasi tutte le vie che dal mar Rosso, tra Zeila e Massaua, adducono all’interno sono state esplorate da viaggiatori italiani. Tennero dapprima, di preferenza, la via di Zeila; poi procurarono di studiare quelle che da Assab potevano condurre nell’interno, e il tentativo costò la vita a Giulietti prima, a Bianchi Gustavo poi, ed ai compagni loro. Infine, annessa di fatto Massaua, si riconobbe che di là l’accesso ai paesi etiopici riesce più facile, e si rivolse l’attenzione alle terre pochissimo o punto note fra quelli e il litorale.