VOLUME V - PARTE II
L'ITALIA
CAPITOLO I.
Considerazioni generali.
L'Italia è uno dei paesi meglio disegnati dalla natura, poco meno che se fosse una terra insulare; è la terra "che il mar circonda e l'Alpe", per guisa da farne quasi un mondo a parte, specie nei secoli in cui non era facile l'accesso dei valichi montani ed i mari erano ancora temuti. Dai promontori liguri delle Marittime, sino a quelli che si bagnano nel golfo del Quarnero, le Alpi si innalzano come una muraglia continua, le cui breccie superano quasi tutte la zona consuetamente abitata, fra le nevi od almeno fra i pascoli e i pini. Anche la Spagna è chiusa così dai Pirenei, ma questi s'adimano alle estremità, e sono da esse più facilmente accessibili; anche la Grecia è separata da montagne, ma sono più basse ed intrecciate di tal guisa da essere in ogni parte superate. L'Italia, come nessun altro paese, costituiva già per l'antichità un mondo a parte; la natura stessa l'aveva destinata a diventare il teatro di una speciale evoluzione dell'umanità. L'uomo ha potuto successivamente modificare gli aspetti della natura e le Alpi, che non seppero essere efficace baluardo, si aprirono in più punti alla folla impaziente delle genti moderne; conquistatori di varie favelle riuscirono a stabilirsi di qua di esse in più punti, come in altri traboccarono invece gli Italiani, ma il confine geografico non cessa d'esser netto e preciso come in nessun altro paese d'Europa.
La penisola latina non è così nettamente limitata soltanto dal rilievo del suolo, fra le montagne dai picchi nevosi ed il mare; essa ha i suoi proprii incanti di natura e di cielo, il clima delizioso, le campagne ricche di messi.
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