Pagina (24/794)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La forma della Penisola, la cui lunghezza dalle Alpi al mar Jonio è cinque volte maggiore della larghezza media, che gli Apennini spartiscono in due zone parallele distinte, rendeva pure quasi inevitabile il frazionamento del territorio in Stati diversi e quindi nemici. Talvolta le provincie italiane ebbero a subire, è vero, il dominio di un solo padrone; ma fino ai tempi moderni codesta unione fu sempre imposta dalla forza e spezzata dalle stesse popolazioni. La passione dell'unità nazionale che ha fatto dell'Italia contemporanea il teatro di avvenimenti tanto importanti, animava un ben piccolo numero di cittadini nelle città medioevali. Queste sapevano collegarsi contro un comune nemico, ma passato il pericolo, separavano nuovamente i singoli interessi e s'accapigliavano per un'inezia.
     
      N. 4. -- L'ITALIA NEL 1810.
     
      [vedi 004.png]
     
      In sulla metà del secolo decimoquarto, Cola di Rienzo, il tribuno di Roma, facendo appello a tutte le città italiane, le esortò a "scuotere il giogo dei tiranni ed a costituire una santa alleanza nazionale, essendo la liberazione di Roma quella pure di tutta la sacra Italia". Era, cinquecent'anni addietro, il linguaggio degli apostoli moderni dell'unità italiana. I messaggieri di Rienzo percorrevano la Penisola con un bastone d'argento in mano, portando alle città proteste di amicizia, invitandole a mandare i loro deputati al futuro parlamento della "Città Eterna". Tutti gli Italiani ricevevano da Rienzo il titolo di cittadini romani, già conferito loro dai Cesari.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





Penisola Alpi Jonio Apennini Stati Italia Cola Rienzo Roma Roma Italia Rienzo Penisola Eterna Italiani Rienzo Cesari