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      Esposta com'è agli attacchi dal di fuori e man mano privata dagli avvenimenti della posizione centrale che un giorno occupava, l'Italia perdette definitivamente quel primato o predominio che alcuni dei suoi figli, animati da un esclusivo patriottismo, sognarono di restituirle; ma se non è più la prima per il potere politico, se altre nazioni la sorpassarono nell'industria, nel commercio ed anche nel movimento letterario e scientifico, essa resta senza rivali per la ricchezza dei monumenti dell'arte. Già tanto privilegiata dalla natura, l'Italia, fra tutte le contrade del mondo, è quella che possiede maggior numero di città notevoli per palazzi, per tesori di statue, di quadri, di decorazioni d'ogni specie. In parecchie provincie ogni villaggio, ogni gruppo di case alletta lo sguardo coi suoi affreschi, colle graziose scolture, con motivi di architettura, almeno con qualche cornice lavorata, con una scala ardita, con una galleria pittoresca, con un balcone meraviglioso; l'istinto dell'arte circola nelle vene delle popolazioni. Nel modo il più naturale gli Italiani fabbricano le loro case, dipingono le loro pareti, piantano i loro alberi mettendo tutto in piena armonia con quanto li circonda. Sta in ciò la maggior vaghezza della meravigliosa Italia: dovunque l'arte seconda la natura per ammaliare il viaggiatore. Quanti artisti lombardi, veneziani, toscani, il cui nome sarebbe diventato celebre in qualsiasi altro paese, resteranno invece obliati per sempre in causa appunto della loro moltitudine, o del caso che li chiamò a lavorare in qualche borgata lontana dalle grandi vie di comunicazione!


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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