Ma non è soltanto per la bellezza dei suoi monumenti ed il numero eccezionale delle sue opere d'arte che l'Italia resta prima tra le nazioni da ben due mila anni, e merita d'essere visitata dagli studiosi d'ogni paese; essa è tale ancora per le memorie d'ogni specie che vi ha lasciate la storia. In un paese dove da tanto tempo s'accumulano popolazioni civili, l'origine d'ogni città deve perdersi naturalmente nelle tenebre della tradizione e del mito. Là dove a' dì nostri sorge una città tutta moderna, era un giorno una città romana, preceduta a sua volta da una città fondata dai Greci, dagli Etruschi, dai Pelasgi. Ogni fortezza, ogni città, ogni chiesa occupa l'area d'un tempio antico: le religioni mutavano, ma gli altari degli dei e dei santi venivano ricostituiti nei luoghi consacrati. Così i morti di secolo in secolo furono seppelliti in una terra successivamente purificata dagli auguri e dai sacerdoti di culti diversi. È interessante lo studio sul suolo di tante diverse epoche, che si sono per così dire stratificate come le rovine di edifici elevati successivamente sullo stesso luogo. Tutti, perfino i più ignoranti, subiscono l'influenza di codesta vita delle nazioni che si è concentrata con tanta attività nelle storiche contrade d'Italia; ognuno sente come codesta polvere sia stata un giorno animata.
Dopo un lungo periodo di debolezza e di servitù, la nazione italiana ha ripreso uno dei primi posti fra i popoli moderni. La penisola mutò bene aspetto da quelle epoche remote nelle quali i suoi armenti erranti le valsero il nome d'Italia; a' dì nostri le sue pianure così ben coltivate, i suoi ammirabili giardini, le sue città commercianti le farebbero dare un nome diverso.
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