(12) Queste divisioni non sono ugualmente accolte da tutti. Altri scrittori preferiscono infatti di dividere l'Italia in tre parti, settentrionale, centrale, meridionale; Cesare Correnti vi aveva distinte prima 16 e più tardi 19 regioni,(13) mentre prevalse una divisione in compartimenti, che sebbene non abbia alcuna importanza politica od amministrativa, si è imposta anche ai criteri d'ordine esclusivamente fisico e naturale, e sono appunto: il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, la Venezia, l'Emilia, la Toscana, le Marche, l'Umbria, il Lazio, gli Abruzzi col Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Sicilia e la Sardegna, compartimenti corrispondenti all'indigrosso anche a vere e proprie regioni geografiche alle quali si possono connettere od aggiungere la Venezia Giulia, il Trentino, la Svizzera italiana e le altre terre dalla nostra ancora disgiunte.
N. 7 -- L'ITALIA NEL 1859.
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Come le singole regioni geografiche dell'Italia, hanno spiccate differenze le popolazioni che le abitano e specialmente delle presenti gioverà parlare distintamente. Ma occorre premettere alcuni cenni sulle loro successioni e trasmigrazioni, sulle notizie statistiche che si possono raccogliere nella notte dei secoli, sino ai censimenti moderni, infine sulle emigrazioni presenti, per cui tanti italiani vanno ogni anno a cercare lontano o vicino un'altra patria, od a tentarvi comunque meno avverse fortune.
A non parlare degli Aborigeni, dei Pelasgi e d'altre genti di cui neppure gli antichi ebbero certe notizie, e non considerando le colonie fenicie, cartaginesi e greche, noi distinguiamo nell'antichissima Italia cinque genti diverse.
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