Così abbiamo i dialetti franco-provenzali, ladini, gallo-italici, liguri, veneti, toscani, umbro-romani, napoletani, calabro-siculi, sardi, che studieremo assai meglio nelle singole regioni, coi loro abitanti, dove potremo constatare insieme quale piccola importanza abbiano gli spruzzi delle colonie di tedeschi, di slavi, di albanesi, di catalani, di provenzali.
Quanti veramente fossero gli abitanti d'Italia nei secoli antichi non si può affermare con seria approssimazione. La moderna coltura storica non solo ha distrutto le favole delle affollate genti romane, ma lasciata intatta appena una presunta cifra di quattro milioni al tempo dei Goti. Poi veniamo sino alla metà del cinquecento senza trovare neppure la più lontana approssimazione di cifre; ma certo se in alcuno dei dieci o dodici secoli più tenebrosi della nostra storia la popolazione d'Italia superò i quattro milioni, dovette scendere anche al disotto, decimata dalle pestilenze, dalle guerre, impedita nel suo sviluppo, dal generale disordine e dalla miseria. G. Beloch, nelle sue diligenti ricerche, ha accertata per la metà del Cinquecento la cifra di 11,165,000 abitanti, ma anche allora sopravvengono nuove sventure, pestilenze orribili, invasioni feroci, guerre fratricide, sì che al principio del Settecento troviamo appena dieci milioni di abitanti. La servitù che s'impose poi a quasi tutta la penisola ci diede, se non altro, una relativa pace e quindi un aumento di popolazione notevole, 16,475,977 verso il 1770, 17,237,421 alla fine del secolo decimottavo, 25 milioni o giù di lì, computando tutta l'Italia geografica, nel 1848.(14) Così si sa che la città di Roma, nella notte dei bassi tempi, quando fu abbandonata dai Papi, scese sino a 17,000 abitanti, e Martino V la trovò "ridotta a un pauroso deserto". E se anche per qualche tempo aumentava come nel 1527 a 90,000, veniva il celebre saccheggio, che ne lasciava uccisi 8000, e ne mieteva 30,000 di peste, come tra il 1570 e il 1571 ne morirono 60,000, sì che alla fine del secolo si ha da un primo censimento la cifra di 109,729 abitanti, che aumenta lentamente sino ai 226,022 trovati nel 1870 e più che raddoppiati nel libero vivere di soli trent'anni.
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