La punta Gnifetti è denominata, al pari di quelle di Giordani, di Zumstein, di Vincent, dagli italiani che primi le superarono quando da poco W. Goethe le aveva paragonate ad "uno stuolo di vergini, che lo spirito celeste riserva nell'eterna purezza delle regioni dove non penetra piede mortale".(26)
N. 13. -- IL GRUPPO DEL MONTE ROSA.
Scala di 1 : 100,000
[vedi 013.png]
L'immenso semicerchio delle valli alpine e delle pianure che si stendono alla base dell'anfiteatro delle montagne conserva ancora numerose tracce dei ghiacciai che nei primordi dell'epoca geologica presente si staccavano dalle vaste tundre siberiche che occupavano il centro d'Europa. Dalla valle del Tanaro nelle Alpi liguri, a quella dell'Isonzo, non vi è sbocco di fiume che non presenti ammassi di detriti già trasportati dai ghiacci ed ora rivestiti di vegetazione. La maggior parte delle antiche correnti dei ghiacciai che si espandevano nelle pianure superavano per lunghezza quelle che scivolano nella Svizzera lunghesso i fianchi del monte Rosa e del Finsteraarhorn, e le più grandi fra esse raggiungevano tali dimensioni che malamente servirebbero al paragone i ghiacciai di Karakorum e dell'Imalaia; converrebbe andare in Groenlandia o nelle terre polari antartiche per trovare fiumi di ghiaccio che valgano a riprodurre l'aspetto che le Alpi della Svizzera dovevano presentare nell'epoca glaciale. Una delle minori correnti di neve cristallizzata, quella che scendeva dalle montagne di Tenda verso Cuneo, non aveva meno di 46 chilometri di lunghezza.
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