Sessant'anni fa le barche andavano a prender carico a più d'un chilometro a monte vicino ad un molo ora circondato da rovine. Il golfo di Locarno, la cui maggiore profondità non misura più d'un centinaio di metri, è destinato a trasformarsi coll'andar del tempo in un lago distinto, perchè le alluvioni invadenti della Maggia, che s'avanzano nel lago in largo semicerchio, hanno già scemato della metà lo spazio intermedio che separa le due rive. Un fenomeno analogo si è verificato nel golfo nel quale si aggruppano le isole Borromee. Le alluvioni riunite della Strona e della Toce hanno separato il piccolo lago Mergozzo dalla estensione principale d'acque, lasciandolo abbandonato nel mezzo della campagna, quasi ad attestare gli antichi contorni del Verbano.
I più bei laghi delle Alpi marittime sono quelli delle Meraviglie, veramente meravigliosi per le strane iscrizioni e le figure simboliche scritte sulle pietre di durissimo serpentino schistoide che racchiudono il loro bacino, armi, animali, strumenti, misteriosi segni, opera forse di pastori oziosi, forse di Fenici o Cartaginesi ivi attendati. Al di sotto si trovano i Laghi lunghi, in un anfiteatro dominato da picchi bizzarramente paurosi, dove abbondano i nomi infernali. Le Alpi marittime e le liguri hanno innumerevoli altre conche lacustri; proprio sull'estremo confine di queste sono i laghetti che danno origine alla Corsagia, alle loro falde estreme è il lago di Beinette, da cui derivano le acque più remote al Tanaro. Così dal laghetto delle Finestre scaturiscono le prime acque che vanno a formare la Vesubia, e dominano di quasi 400 metri il Santuario della Madonna delle Finestre, centro ridente di escursioni.
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