Pagina (89/794)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma il più importante fra gli affluenti del Po, per volume d'acque, è il Ticino, che supera di molto tutti i fiumi scesi dai laghi alpini. Fra tutti i bacini fluviali d'Europa, la pianura dell'Italia settentrionale è quella che versa la maggior massa liquida nel mare in rapporto alla sua estensione; corsi d'acqua che parrebbero dover essere insignificanti per la loro brevità in causa dell'abbondanza delle pioggie e delle nevi alpine hanno una portata considerevole.
      Seguendo ad uno ad uno i più notevoli fra questi corsi d'acqua sino al Ticino, che segnò per tanto tempo, con una parte del suo corso, il confine fra il Piemonte libero e la Lombardia soggetta all'Austria, noi dobbiamo arrestarci anzitutto al gran fiume italiano, al massimo Po, il Padus, denominato secondo Metrodoro di Scepsi dal nome celtico dei pini che crescevano fitti alle sue sorgenti. Fu allora venerato e collocato, col suo nome di Eridanus, persino fra le costellazioni celesti, un fiume di stelle che dal Riger d'Orione si dilunga nell'emisfero meridionale; ma forse l'Eridano, sulle cui rive piansero le sorelle di Fetonte sì che gli alberi lagrimarono poi l'ambra, era un altro fiume settentrionale, che i geografi greci confusero col nostro attribuendogli il nuovo nome, col quale lo saluta anche Virgilio, fluviorum rex Eridanus.(33) Ben lo conobbero i Romani, le cui descrizioni ci aiutano a seguire i grandi mutamenti avvenuti nel suo delta ed altrove, mentre Polibio lo descriveva navigabile per 2000 stadii (367 chilometri), e Plinio da Augusta Taurinorum.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





Ticino Europa Italia Ticino Piemonte Lombardia Austria Padus Metrodoro Scepsi Eridanus Riger Orione Eridano Fetonte Virgilio Eridanus Romani Polibio Plinio Augusta Taurinorum