Maggior copia d'acqua di tutti i precedenti reca al Po la Dora Baltea, che accoglie i torrenti scesi dal monte Bianco, bagna Aosta, Chatillon, Verrés, Ivrea, e traversa direttamente la pianura per gittarsi nel Po fra Crescentino e Chivasso, dopo un corso di 160 chilometri. Essa accoglie a sua volta torrenti numerosi e importanti; fuor della valle d'Aosta vi confluisce la Chiusella, che traversa la vallis Carearia dei Romani, forma la bellissima cascata di Gussei, e bagna quel villaggio di Vistrorio, dove le spose, nei secoli andati, uscite di chiesa sedevano a farsi baciare da chiunque deponeva un dono nel loro canestro. Ma la Chiusella è sopratutto notevole per i mutamenti subìti nel suo corso in tempi geologicamente recenti; la sua valle preglaciale era un prolungamento del corso superiore e sboccava direttamente nel bacino d'Ivrea, allora forse occupato dal mare pliocenico, poi la morena chiuse lo sbocco della valle, costrinse la Savenca a diventare suo tributario, e la Chiusella a gittarsi nell'Orco incidendo nella pianura il terrazzo diluviale su cui sorge il castello di Agliè, per tornare all'antica sua Dora dopo che il ghiacciaio ritirandosi le consentì di spazzare i suoi depositi morenici. Dentro la valle, la Dora Baltea, formata da numerose altre Dore di tutto quel gruppo di montagne, accoglie l'Ayassa, scesa dalla valle di Cogne, la Thuile, le Dore di Valgrisanche, di Rhèmes e di Savaran, il Grand Eyvin, l'Arpisson e il San Marcel, le combe delle valli del Gran San Bernardo, il Buthier, colla Valpellina e l'Ollomont, il Marmore di Valtournanche e specialmente il Lys, che, come altri torrenti numerosi, reca l'acqua limpida delle maggiori ghiacciaie alpine.
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