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      Le nebbie non sono frequenti e durano poco, mentre sono frequenti e perniciosissime le brinate alpine. Nelle regioni prossime alle Alpi o che giacciono su di esse, la temperatura è più bassa, specie l'estate, mentre nell'inverno non di rado avviene che l'aria fredda, più densa, si raccolga sul fondo delle valli, dove la temperatura rimane inferiore a quella di regioni più elevate. Così in queste contrade sono più abbondanti le pioggie e le nevi, e i venti locali, determinati dalla direzione delle valli, provocano più facilmente sbalzi di temperatura.
      Le provincie di Novara e di Alessandria, questa in tutta la sua superficie, quella sino alle valli alpine, presentano condizioni di clima poco diverse da quelle che troveremo in Lombardia. Il lago d'Orta ed il lago Maggiore arrestano qualsiasi influenza climatica delle superiori valli alpine, temperando i freddi invernali col calore che le acque raccolgono nell'estate e lentamente restituiscono nell'inverno. Perciò il Novarese, specie intorno ai laghi, ha clima più mite, ma in cambio pioggie maggiori e sbalzi di temperatura più grandi. La parte piana non solo in questa provincia, ma nelle vicine è irrigua e destinata in non piccola parte a coltivazioni di risaie e marcite. Perciò in quei luoghi durante l'inverno, l'umidità relativa è altissima, e nell'estate l'atmosfera è in alcuni luoghi poco salubre, allignandovi le febbri palustri, con grave danno, non solo dei lavoratori delle campagne, ma di quelli stessi che abitano nelle città. Nel complesso, il clima del Piemonte è però sano, e le condizioni igieniche degli abitanti sono generalmente buone.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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