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      Aspri e chiusi nei pensieri - scriveva di essi Cesare Correnti - quanto accorti e pieghevoli nei modi, poco si curano dei giudizi altrui e tanto più sembrano sopportarli pazientemente. Ad ogni altra virtù antepongono la fredda tenacità, e però ai consigli precipitosi, comechè magnifici, preferiscono la sicura lentezza. Razza, come diceva uno dei loro uomini di Stato, inaccessibile all'entusiasmo e, conviene aggiungere, anche allo scoramento. Le regioni che si vennero aggruppando intorno al doppio nucleo primitivo introdussero nuovi elementi e diversi; Aosta, Ivrea e il Canavese hanno altra tempra; forti sono, e industriosi e più che di partecipare al potere, amano di non sentirne il peso. Gli uomini delle Langhe hanno fama di generosi e di accessibili; i Monferrini ancora ritengono elementi di quella più culta civiltà che dalla virgiliana Mantova vi avevano trapiantata i Gonzaga
      .(46) Nelle valli più vicine al Ticino la natura avara fece gli uomini industriosi e svegliatissimi, come in tutta la pianura alessandrina. Il contadino piemontese in genere è più franco, più sicuro di sè che in qualsiasi altra parte d'Italia. Robusti asinai e vecchi ortolani entrano sguaraguatando nelle più splendide botteghe da caffè, si siedono a loro agio sui velluti, battono il bastone sui marmi, comandono el biccierin e il giornale. Virtù non meno comuni nelle campagne piemontesi sono l'amore della famiglia e il rispetto dei vecchi; così nell'aristocrazia piemontese si trova ancora la maggior soggezione famigliare.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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