Altri borghi importanti sono Bricherasio, celebre per l'assedio del 1594; Fenestrelle, colla fortezza e gli alti bastioni collegati da 3000 gradini di strada coperta e a prova di bomba; e fuor della valle si trovano Cavour, con la sua rocca (Caburrum), masso immane di granito sul quale sorgeva la torre di Bramafame, e Vigone fra le ubertose campagne.
La valle di Susa ha una sola città importante che le dà il nome, e fu detta chiave d'Italia e porta della guerra. Fondata forse da un re Cozio, conosciuta dai Romani col nome di Segusium, era un importante posto militare, e nell'arco che vi fu innalzato otto anni prima dell'êra volgare, sono enumerate le quattordici città sottoposte al suo dominio, che erano piuttosto oscure tribù alpine. Ivi presso Carlomagno girò alle spalle di Desiderio, e con l'aiuto d'un tradimento si impadronì della città e della strada d'Italia. Nelle sue chiese Susa conserva pregevoli cimelii artistici; le sue vie sono strette e tortuose; gli abitanti sono però scarsi a paragone d'altri tempi. A pochi chilometri sorge la Novalesa, la gran badìa che nel nono secolo accolse sino a 500 monaci, con tante ricchezze da sedurre al tremendo saccheggio del 906 i Saraceni e tutti i banditi del Piemonte: il borgo conservò importanza sino a che vi convennero i diecimila muli che facevano il servizio del Cenisio, quando vi si accoglievano più di cinquanta osterie. Altri luoghi della comba di Susa sono notevoli per le industrie, come Avigliana, dove sorge la gran fabbrica di dinamite, e Bussoleno con uno stabilimento metallurgico: ovvero per i vini che vi si producono, come Meano e Chiomonte.
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