Numerosi canali, infine, sono piuttosto di bonifica o di scarico, come la Forca d'Ostiglia, la Fossetta, ed alcuni altri.(78)
Da questi canali derivano le roggie, i rivi, i cavi, gli scoli, freschi l'estate e relativamente tiepidi l'inverno, ai quali la Lombardia deve le sue marcite, prati artificiali, che possono dare fino ad otto tagli per anno. Qual contrasto fra le condizioni successive della grande pianura quali erano state poste dalla natura, e quelle create dall'uomo! Un tempo erano colà paludi nelle parti basse, foreste nella zona intermedia ed una vasta estensione di brughiere sul rialzo di ghiaie e d'argille situato ai piedi delle Alpi. Adesso quasi tutta la pianura del Po e dei suoi affluenti è ricoperta di ricche coltivazioni, riso, frumento, foraggi, gelsi, che talvolta per il parallelismo degli appezzamenti e l'allineamento delle piantagioni riescono monotone alla vista, ma che in certi punti, specialmente nella Brianza, che fu detta, il "giardino del giardino d'Italia", sono abbellite nel modo più grazioso da gruppi d'alberi, da piccoli laghi, da vallate sinuose. L'estrema varietà prodotta nella regione dal cammino progrediente e poscia retrogrado dei ghiacciai che la seminarono di laghi e di colline, di monticelli isolati, di catene continue, ha costretto gli abitanti a lasciare alle campagne una parte almeno di quella bellezza che ha la natura libera. Sopra qualche gruppo di morene si vedono appena alcuni tratti di terreno incolti per la mancanza d'acqua, e che nello stato in cui ancora si trovano non varrebbero certamente la pena d'essere messi a coltura.
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