Il Trentino occidentale ha pur esso luoghi di cura frequentati e amenissimi: Comano, nelle Giudicarie, con gli avanzi delle Terme romane, dove tanti muovono "per l'orrida vallea gli stanchi passi", a ricercare la salute perduta; Pejo, alpestre, ma gradito soggiorno, come Rabbi con i vicini boschi di conifere, le vette incombenti delle Alpi nevose, e tutte le recenti agevolezze dei più celebrati stabilimenti balneari, oltre alla compiacenza di trovarvisi lontano dal regno e pur fra gente italiana di lingua e d'affetto.
Nel suo complesso, la grande pianura centrale distesa fra le Alpi e gli Apennini rassomiglia pel regime dei venti ad una ristretta vallata di montagne; le correnti atmosferiche, piegate nel loro movimento dalla forma del bacino in cui penetrano, si propagano generalmente dall'est all'ovest o nel senso assolutamente contrario: quando scendono dalle Alpi, raramente apportano la pioggia, di cui si sono sbarazzate sul versante occidentale; quando spirano dall'Adriatico sono invece pregne d'umidità. La zona alpina è sostituita in gran parte da valli principali, aperte verso mezzogiorno e da valli secondarie che fanno capo a quelle. Le correnti aeree di sud-est vi trovano quindi libero ingresso, e deviando poi a seconda delle diramazioni delle valli, portano in ognuna di queste gran copia di vapori, che ivi si condensano in nubi e pioggie abbondanti. Perciò nelle valli e sui laghi la montagna nuvolosa è quasi sicuro indizio di pioggia, la montagna serena di bel tempo.
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