A ragione di superficie, nessuna regione del continente è popolata come l'Italia del nord; chi tenga conto delle sole contrade agricole, la Lombardia è la parte del continente dove le città sono più vicine le une alle altre: bisogna andare fino sulle rive del Gange e nel Celeste Impero per trovare simili agglomerazioni umane. Le grandi città sono assai numerose e quasi tutte celebrate pei monumenti, per i tesori d'arte, per le memorie storiche. In una regione come quella del bacino padano, dove gli agricoltori sono agglomerati in masse e le comunicazioni furono sempre facilissime, i centri di popolazione potevano spostarsi senza difficoltà a seconda degli avvenimenti guerreschi e delle vicende storiche; da ciò codesta serie di città celebri come capiluoghi d'antiche repubbliche o come residenze reali e ducali.
La capitale della Lombardia, Milano, è sotto tutti gli aspetti una delle prime d'Italia: per la popolazione, compresi i sobborghi, non è inferiore che a Napoli; pel commercio non la cede che a Genova; per l'industria eguaglia quelle due città; pel movimento scientifico e letterario è probabilmente la prima di tutte le città fra le Alpi e il mare di Sicilia. Fin dalle prime epoche storiche, Milano, sbocco naturale dei due laghi Maggiore e di Como, ci apparisce come una città celtica importante; in seguito i vantaggi della sua posizione le assicurarono ora uno dei primi posti, ed ora ha la preponderanza su tutte le altre città dell'Italia del nord.
PANORAMA DI MILANO.
Da una fotografia dello stabilimento Brogi di Firenze.
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