Rivolta d'Adda, Soncino col suo bel castello, dove fu ucciso Ezzelino, e Romanengo sono centri importanti di industrie agricole e manifatturiere.(106)
N. 37. -- MANTOVA.
Scala di 1 : 100,000.
[vedi 037.png]
Mantova è città assai singolare per la sua posizione a cavaliere dei tre laghi ai quali dà il nome. Certo è che a cagione di essi fu già considerata dagli antichi come città forte, e fortezza rimase sino a che l'Austria conservò il quadrilatero, di cui Mantova faceva parte, essendo stata sino al 1866 unita alla Venezia. Le sue origini si perdono tra le favole mitologiche, imperocchè sarebbe stata fondata da Manto, figliuola del famoso indovino Tiresia, che Virgilio addita a Dante nell'Inferno, ricordando come fuggì ogni umano consorzio nelle paludi del Mincio, sicchè:
Gli uomini poi ch'intorno erano spartiS'accolsero in quel luogo, ch'era forte
l'er lo pantan ch'avea da tutte parti.
Per la città sovra quell'ossa morte,
E per colei, che 'l luogo prima elesse,
Mantova l'appellar senz'altra sorte.
Certo fu una delle precipue colonie etrusche ed ebbe poi gran parte fra le terre di Roma, alle quali diede Virgilio Marone. Ma la maggior sua gloria fu quella del ducato dei Gonzaga che dal 1328 vi dominarono per quasi quattro secoli, celebri per il valore delle armi e per l'amore delle arti e delle lettere, per cui alla loro corte convennero Ariosto e Tasso, Correggio e Tiziano, Giulio Romano e Mantegna, Leon Battista Alberti e Benvenuto Cellini, Baldassare Castiglioni e il Primaticcio. Mantova ebbe poi altri tristi anni sotto il dominio austriaco, che vi spiegò più che altrove la sua ferocia sicchè le prigioni rigurgitarono d'illustri martiri, ed Enrico Tazzoli, Tito Speri, Carlo Poma, Fortunato Calvi, con tanti e tanti altri, vi salirono alle forche o vi furono fucilati sui memorandi spalti di Belfiore.
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