Il circondario di Breno corrisponde quasi alla Valcamonica, il territorio degli antichi Camuni, che l'Austria riunì prima alla Valtellina, poi a Bergamo, sino a che il regno d'Italia la ridonò a Brescia sorella. Breno, il capoluogo della valle dell'Oglio, è antica borgata, oggi centro importante di escursioni alpine e d'industrie. Edolo, 360 metri più alta ai piedi dell'Adamello, sorge nel punto dove la via sale da un lato al passo del Tonale, dall'altro al colle di Aprica; Pisogne, sulla riva del lago d'Iseo, è ricca di miniere, di cave, di fornaci e di opifici. La valle abbonda specialmente di miniere e di pascoli, ed ha comuni superiori a 1200 metri d'altitudine come Temù e Ponte di Legno; naturalmente questi comuni, al pari di Bienno, Braone, Lozio, Saviore, sono centri d'importanti escursioni alpine.
Fra la Valcamonica ed il lago di Garda si estende il circondario di Salò, il cui capoluogo prospetta vagamente il lago:
Lieto come fanciulla, che in danza entrando abbandonaLe chiome e il velo a l'aure,
E ride e getta fiori con le man piene, e di fioriLe esulta il capo giovine.
Salò ha antiche origini, ma oggi si è rimodernata, ed è ricca d'industrie, di scuole e di begli edifici, come tutto intorno gli oliveti, gli agrumi, gli oleandri, le agavi e i melagrani superbi ricordano la Riviera Ligure. Gavardo è centro operosissimo d'industrie, come Toscolano, che ha cartiere rinomate e fu una delle culle dell'industria tipografica in Italia. Gargnano è composto di parecchie numerose frazioni e nella principale sorge la principesca villa dei Bottoni.
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