Dominata dai neri torrioni d'un antico castello, si adagia nella campagna ubertosa, a ponente di Riva, l'amena cittadella di Arco, rinchiusa e protetta a settentrione contro i freddi venti, mentre a mezzogiorno la accarezzano le tepide brezze dello scirocco e la innonda il sole, e la città sa aggiungere sempre nuove attrattive a quelle dell'incantevole clima. Risalendo il Sarca, si trova Tione, capoluogo delle Giudicarie, quasi completamente distrutta da un incendio nell'agosto del 1895. A nord di Tione giace Pinzolo, con quel curiosissimo monumento artistico che è la chiesa di San Vigilio, sulla cui facciata, come su quella di un'altra chiesa del vicino paesello di Carisolo, è dipinta una danza macabra di scuola veneta. La valle dell'Anaunia ha il suo capoluogo a Cles, presso il celebre ponte di Santa Giustina; più a nord la borgata di Fondo è piena di labirinti e di gole, dove brontolano le acque della Novella. Malè è stazione importante, come i celebri soggiorni di Rabbi, di Pejo e di Campiglio, ed all'imboccatura della valle di Non sorridono Mezzolombardo e Mezzotedesco, fiorenti per commerci vinicoli, in sui confini etnografici di nostra gente: poco oltre incominciano infatti "alte le case e tonde le persone" e la dolce lingua del sì mutasi in urli gutturali. Anche Molveno, Corredo, Comano e Bresimo sono centri importanti e sempre più frequentati soggiorni alpini.(117)
CAPITOLO IV.
LA REGIONE VENETA.
IL TRENTINO ORIENTALE E LA VENEZIA GIULIA.
La regione veneta ha subìto, più d'ogni altra dell'Italia superiore, gli oltraggi della storia, sì che rimane separata da molte Alpi sue, e salvo il Piave, il Tagliamento e altri fiumi minori, accoglie le acque di fiumi nati fuori del Regno.
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