La linea di displuvio rimane quasi sempre lontana, come in nessun'altra parte dal confine politico: al passo del Brennero, tra le Alpi delle valli di Otz e di Ziller; poi si modifica dove il Gross Glockner, il Gross Venediger e le altre vette supreme costituiscono le valli del Pinzgau e della Pusteria, per volgere ad oriente, dove digradano le Alpi Carniche, e le Giulie muoiono nell'altipiano del Carso, sino a quel Golfo del Quarnero
Che Italia chiude e i suoi termini bagna.
La catena del Monte Baldo, fra la valle dell'Adige e il Garda, forma una notevole muraglia, che, per le singolari manifestazioni geologiche e botaniche e pel facile accesso, è stata studiata, come nessun altro gruppo dei nostri monti, e cantata dai poeti, sino ad Aleardo Aleardi ed a Giosuè Carducci, come montagna prediletta, bianca di nevi e altera di cime.(118) La catena misura 38 chilometri per 12, ed è divisa dalla bocca di Navene in due gruppi, il veneto ed il trentino. Il Baldo trentino supera i 2000 metri appena con la vetta dell'Altissimo, presso la quale fu costruito un ricovero alpino, mentre scende a picco sul Garda, a precipizio sul lago di Loppio, con miti declivi su Brentonico; il veronese eleva a 2218 metri le cime di Val Dritta e sopra i 2000 parecchie altre, che fra oasi di boschi e di prati scendono a picco sulla breve zona di vigne e di oliveti bagnata dal lago, o precipitano fra ampie valli sulla Chiusa e sulle rive dell'Adige. La base della montagna è formata dalla dolomia principale, alla quale seguono gli strati del lias, coperti da lunghe striscie o lembi di calcare giurese e di scaglia; fra questa ed il calcare nummolitico si interpongono i tufi basaltici.
| |
Brennero Alpi Otz Ziller Gross Glockner Gross Venediger Pinzgau Pusteria Alpi Carniche Giulie Carso Golfo Quarnero Italia Monte Baldo Adige Garda Aleardo Aleardi Giosuè Carducci Navene Baldo Altissimo Garda Loppio Brentonico Val Dritta Chiusa Adige
|