(120) I gruppi del primo plesso traggono la denominazione, il primo dalla Cima D'Asta che vi domina, il secondo dall'Avisio che lo solca, il terzo dalla valle di Fassa, la principale che ad esso mena. Il quarto massiccio ha nome da una delle maggiori sue vette, il Peitlerkofel, ma come rimane propriamente fuori anche dai confini del Trentino, fra la val Gardena, l'Isarco, il Rienz e Gader non occorre farne ulteriore menzione.(121)
VENEZIA. - PIAZZA E BASILICA DI SAN MARCO.
Da una fotografia dello stabilimento Alinari di Firenze.
[vedi figura 293.png]
La vetta culminante del gruppo di Cima d'Asta è una massa granitica che si eleva sugli schisti cristallini della Valsugana, emersa forse durante l'azione eruttiva dei vulcani permiani delle attigue valli di Fiemme e di Fassa. Le sue vette ed i declivi mandano le loro acque all'Avisio e alla Fersina da un lato, dall'altro al Cismon ed al Brenta, ed intorno ad un gruppo centrale si dilungano le catene dell'Agaro-Coppolo, ricca di caverne interessanti, come quella di San Donà, e di Cima Laste, la giogaia d'Arzon, la lunga cresta di porfido quarzifero di cima Cece, dominata dal Colbricon, la catena porfirica di Lagorai e quella dello Scalet e del Sassorotto-Fravort; a sud di quest'ultima è il monte Vetriolo, colle grotte dalle quali scaturiscono le celeberrime acque arsenicali, e la Canzana, che andò per tanto tempo malamente confusa colla Chiarentana di Dante. Dallo Scalet, tra la Fersina e l'Avisio si dilungano i quattro gruppi minori di Segonzano, di Serra, di Costalta e del Calisio.
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